In un contesto di cronica crisi del welfare pubblico, le parti sociali sono chiamate a sopperire con politiche e misure di welfare più efficaci e vicine ai lavoratori: le prestazioni socio-sanitarie sono le più richieste. Nasce così Sanarcom, il primo fondo di assistenza sanitaria integrativa delle organizzazioni datoriali e sindacali autonomi. Lo hanno costituito la parte datoriale Cifa (Confederazione italiana federazioni autonome) e quella sindacale Confsal (Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori), in attuazione dell’accordo interconfederale sottoscritto il 26 luglio 2016.
L’assistenza sanitaria integrativa rappresenta un obbligo contrattuale per i datori di lavoro che sottoscrivano i Ccnl Cifa-Confsal. Ma a Sanarcom possono aderire liberamente anche tutte le aziende appartenenti ad altri settori e/o che applichino altri Ccnl. Il partner assicurativo del nuovo fondo è RBM AssicurazioneSalute, compagnia leader nel campo dell’assicurazione sanitaria anche in termini di ampiezza del network delle strutture convenzionate. Il bacino interessato è vastissimo, ma a poco tempo dal debutto Sanarcom conta già su un’ottima accoglienza. I beneficiari sono tutti i lavoratori a tempo pieno o parziale, a tempo indeterminato, gli apprendisti, nonché i quadri e i dirigenti. Si aggiungono anche i lavoratori a termine, con durata del contratto superiore ai 3 mesi.
Tra i punti di forza del nuovo fondo di assistenza sanitaria:
Tuttavia il punto di forza maggiore è il costo delle prestazioni. Il contributo è di soli 12 euro al mese (polizza base pagata dal datore di lavoro per 10 euro e dal lavoratore per 2 euro), quindi di 144 euro annuali. Rispetto ad altri fondi di assistenza sanitaria integrativa, Sanarcom è decisamente migliorativo sia per il costo sia per le prestazioni.
Per il vice presidente di Sanarcom Bruno Mariani, “si tratta di un fondo incredibilmente conveniente e completo che mette al centro imprese e lavoratori, bisogni ed aspettative. Cifa e Confsal hanno cercato di fare del loro meglio ed oggi possiamo sicuramente parlare di una misura di welfare importante ed a passo coi tempi”.
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