Svolto il tavolo del governo con Confsal sulla Manovra

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Svolto il tavolo del governo con Confsal sulla Manovra

Subito dopo le 14 è terminato l’incontro sulla manovra a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte ed i sindacati. Per Confsal, la confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori, al tavolo è intervenuto il segretario generale Angelo Raffaele Margiotta. Il momento è servito a sollecitare momenti di confronto e discussione anche sui temi specifici più importanti come investimenti, sanità, fisco, pensioni, reddito di cittadinanza e strumenti per il lavoro. E su questo il Presidente del Consiglio dei ministri Conte, scusandosi per i ritardi, si è detto favorevole ad indire tavoli continui con le parti sociali anche su infrastrutture e riforma del codice degli appalti.

Conte, insieme al sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon e quello allo Sviluppo economico Davide Crippa, per circa due ore ha ascoltato quello che gli hanno palesato le organizzazioni sindacali ed ha già messo “in cantiere” un prossimo appuntamento a metà gennaio prossimo. Nel vertice, il primo ministro ha parlato di reddito di cittadinanza come “una riforma che mi rende orgoglioso di essere presidente del consiglio, una misura fondamentale di politica sociale” ed ha sottolineato come l’Esecutivo non sarà tollerante con l’evasione fiscale: “insistere sul piano del rigore è  a beneficio della collettività”.

Confsal, che ha condiviso alcune linee dell’Esecutivo sulla legge di bilancio, ha avanzato però la richiesta di “ulteriore coraggio” non solo in materia di investimenti per “le opere pubbliche, per il patrimonio edilizio scolastico e per il risanamento del territorio”, ma soprattutto per la sicurezza e la tutela dei lavoratori.

Erano presenti le altre sigle sindacali di Cgil, Cisal, Cisl, Ugl e Uil.