Roma, 08.10.18 – “L’articolo a firma Paolo Foschio e Milena Gabanelli, pubblicato dal Corriere della Sera in data odierna dal titolo “Lavoro nero dipendente: ogni anno evasi 11 miliardi di contributi” conferma quanto più volte affermato da noi di Fesica Confsal, la Federazione sindacati dell’industria, del commercio e dell’artigianato, che da sindacato attivo sul tutto il territorio nazionale vive da vicino la piaga del lavoro nero”. A dirlo è la Fesica Confsal, col suo segretario generale Bruno Mariani.
“Il lavoro nero è in enorme aumento e, conseguentemente, la sicurezza sul lavoro è in costante diminuzione. Recentemente riportavamo che l’ex capo dell’INL Pennesi incitava i propri, ridottissimi, ispettori a verificare e sanzionare le aziende che non aderivano ai ccnl dei sindacati Cgil, Cisl e Uil a discapito – invece – della ricerca di tutti quelli che non regolarizzavano – affatto – i lavoratori nei luoghi di lavoro e dove, dunque, la sicurezza era nulla. Auspichiamo che il Capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Leonardo Alestra, ristrutturi il settore. Gli ispettori in agricoltura sono perfino minacciati di morte. Si diano – conclude Mariani – più strumenti, si abbia più coraggio, aumentino i controlli; è una necessità per tutti, un dovere morale, uno sguardo migliore al futuro”.